Ricerca

Il Lavoro di ricerca del prof. Nicola Paparella si è sempre sviluppato ed ancora oggi si addensa attorno ad un prevalente interesse riguardante la persona, l’apprendimento e le dimensioni culturali e valoriali dell’esistenza umana, seguendo, articolando ed intrecciando diversi percorsi che, pur nella distinte direzioni di ricerca, restano comunque vincolati a questo nucleo centrale che conferisce unità e senso all’intero lavoro scientifico.

La pedagogia dell’infanzia è l’ambito che ha raccolto gli sforzi principali e il maggior numero di pubblicazioni, oltre ad un rilevante impegno sul fronte istituzionale, con l’istituzione delle prime cattedre, in Italia, di Pedagogia dell’infanzia e l’istituzione dei primi Corsi di Laurea in Pedagogia dell’Infanzia, rispettivamente nelle Università di Lecce e della Valle d’Aosta.

Lungo questa linea di ricerca sono attualmente in svolgimento due progetti. Con il primo si vogliono rintracciare i canoni della Pedagogia dell’infanzia, e quindi le regole costitutive e di base, quelle che possono riferirsi a tutte le condizioni e a tutte le situazioni, tenendo conto di quanto ciò sia necessario in una prospettiva interculturale e in una proiezione multietnica. Con il secondo si vuole ricostruire il modello formale sotteso ad una delle esperienze più preziose della storia dell’educazione infantile italiana, quella legata ai nomi di Rosa e Carolina Agazzi. Si vuole verificare quanto ancora sia possibile ricavare da quel modello, una volta che sia stato proiettato nel contesto di consapevolezze scientifiche di cui oggi si dispone e per le quali è forse possibile un recupero in chiave propositiva e a forte carica innovativa.

Strettamente connessa all’interesse per il mondo dell’infanzia, è la costante attenzione rivolta ai temi e ai problemi della didattica generale e della didattica applicata, soprattutto per le questioni che riguardano la quotidianità della scuola, i suoi assetti organizzativi, i suoi compiti e le sue responsabilità, nel tentativo di spiegare ed analizzare il nesso che vi può essere fra i compiti di sviluppo che sono propri della persona e gli obiettivi educativi proposti dalla scuola, secondo scelte curricolari rispettose della persona e della sua intacitabile vocazione alla libertà. Con la stessa premura viene affrontato lo studio dei problemi dell’extra scuola, con particolare riguardo per i temi della formazione degli adulti in contesti professionali specifici.

Lungo questa direzione di ricerca, fondamentale appare il lavoro sul progetto educativo (Cfr. N. PAPARELLA (Ed.), Il progetto educativo, v. 3, Armando, Roma 2009) e l’insieme delle ricerche successive riguardanti l’utilizzazione del modello in contesti formativi specifici. Sono anche da ricordare, a questo riguardo, le ricerche che riguardano la formazione degli adulti.

L’interesse per le tecnologie dell’istruzione e per la formazione a distanza si lega alle opzioni curricolari e alle responsabilità istituzionali assunte sia all’interno che all’esterno della università. La riduzione della dispersione universitaria, la riduzione del dropout, la difesa del diritto allo studio, anche nei gruppi sociali più deboli o in quelli geograficamente marginali, sembrano oggi obiettivi possibili, anche in forza delle risorse tecnologiche poste al servizio dell’insegnamento e a supporto dell’apprendimento.

Direttamente connessi ai temi che stanno al centro dell’interesse scientifico del prof. N. Paparella, sono poi alcuni lavori riconducibili ai temi della Pedagogia generale, della Pedagogia sociale e della Didattica speciale.

L’opzione a favore della Pedagogia sperimentale si spiega, per un verso, con un interesse manifestatosi sin dalle prime ricerche, già in occasione della tesi di laurea (Il problema epistemologico della sperimentazione in pedagogia, relatore il compianto prof. Gaetano Santomauro) e, per altro verso, con la convinzione della opportunità di sottoporre a verifica di efficacia il lavoro scolastico e quello educativo, tenendo sempre presenti le esigenze della persona e il fermo proposito di poter offrire ai giovani in formazione, il meglio delle cure possibili.

A coronamento di questi distinti interessi di ricerca, ha di recente affrontato temi e questioni che riguardano l’eticità dei comportamenti sociali, la condizione della persona nella società della globalizzazione, le questioni interculturali, puntando sempre più chiaramente verso frontiere che sembrano dar corpo ad una sorta di Pedagogia politica.